Australian Open 1995, quarti di finale. Si scontrano l’imperturbabile Pete Sampras ed il gladiatore Jim Courier. Il torneo è appena stato scosso da una terribile notizia: l’allenatore di Sampras è dovuto tornare negli USA a causa di frequenti malori e si è scoperto che ha pochi mesi di vita.
Sampras ha scelto di continuare il torneo e questo quarto di finale esalta il pubblico: I due giocatori lottano in modo incredibile ed arrivano al 5° set molto affaticati. Sull’1-1, Sampras sembra un po’ in difficoltà e mentre è pronto per servire qualcuno dal pubblico gli urla “Do it for your coach”.
Sampras scoppia a piangere, ma rimane lì, pronto a battere. Courier, il suo avversario, ma anche suo grande amico gli urla “Hey are you all right Pete, we can continue this tomorrow, you know….”. Niente. Pete continua a giocare, il viso impassibile e i lacrimoni che scendono lungo le guance. Tira 2 ace di fila, vince il game e continua a giocare fra le lacrime, che durano almeno altri 10 minuti. Vince 6-3 davanti a uno stadio impietrito.
Questo incontro è passato alla storia.
ma come cavolo ti è tornata in mente questa cosa???
ma sai che onestissimamente, non so se vederlo come un leone di coraggio o un po uno struzzo nascosto dietro la racchetta. poi magari il coach si sarebbe imbestialito se lui si fosse ritirato. però il mio giudizio resta sospeso. non avrei voluto essere nenache nelle calze di Jim in quel momento: Amico Avversario, Grande Slam, Agonismo verso Dolore…
Rimane che tennisticamente pete è sempre stato il piu grande…
si sono d’accordo: come fai ad affondare il coltello su un avversario /amico in difficoltà? Pete un grande. Qualche anno dopo commentò l’episodio dicendo “People began to see I was something more than a remote guy who hit big serves” .