Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘Tennis’ Category

Amore e tennis

(l’amore fa soffrire, ma un 40 a zero fa male anche di più- asics tennis)

Read Full Post »

La scorsa settimana ho ammirato il grande Roger vincere il suo settimo Wimbledon.
Nessuno  può impersonare meglio di lui lo stile di questo torneo, immutato negli anni: l’ho ammirato uscire da scambi massacranti senza neanche un ciuffo fuori posto. Gli ho visto giocare colpi, quali il rovescio a una mano e volèe interlocutorie che da quasi un decennio questi campi non vedevano più.
Poi si è presentato a ritirare il premio con il golfino di cotone candido, un po’ anni 50, e la faccia di uno che stava facendo due passi ed è capitato lì per caso. Sembrava uscito da “Il giardino dei finzi contini” o dalle pagine di un libro di Gianni Clerici.
Il fascino di Wimbledon sta in questo. Un’eleganza non ostentata, una vittoria accolta con self-control e umiltà. Certo negli anni alcune fastidiose abitudini si sono fatte largo anche qui:  pugnetto e urli a sottolineare punti conquistati non rendono giustizia ad uno sport dove l’etichetta gioca ancora un ruolo fondamentale. Aspettare a servire se l’avversario non è pronto, scusarsi per un nastro o una stecca provvidenziale, concedere una palla erroneamente valuatata dall’arbitro, sono per fortuna comportamenti abituali della maggior parte dei giocatori.
Wimbledon però ha un fascino diverso, anche e grazie alla volontà di mantenere il rigore di un tempo. Così in campo i paletti della rete sono rigorosamente di legno, come un tempo. E non sono ammessi altri sponsor se non l’orologio Rolex che da sempre gestisce i tempi dei campi.
Rigorose anche le linee guida per quanto riguarda l’abbigliamento dei giocatori: deve essere “Predominantly white”, come un tempo.  ne sa qualcosa la seminfinalista di quest’anno, Victoria Azarenko, costretta a coprire la t-shirt gialla con cui si era presentata su un campo di allenamento (qui i dettagli).
A suo tempo del resto anche il variopinto Agassi dovette sottomettersi a questa regola.
Nel 1990 tutti lo aspettavano al varco, sul campo centrale, abituati ai suoi eccentrici capi d’abbigliamento.
Andre e la Nike sorpresero tutti: Agassi si presentò sul Centrale interamente vestito di bianco, logo compreso. Gli inglesi si innamorarono di lui e l’anno successivo si inchinarono alla sua vittoria. (queta volta il logo era nero, ma in linea con le regole).
 

E devo confessarvi che a Wimbledon sono stata. Era il 2004 e grazie ad un meteo incerto, dopo una fila lunghissima (più di 4000 persone davanti a me) sono riuscita a comprare  un biglietto per il Centrale. Non mi vergogno a dire che quando ho visto spostarsi i teli e apparire l’erba del campo mi sono commossa. Wimbledon è un luogo magico, il tempio del tennis, il tempio di chi ama il grande tennis.
Così ho potuto ammirare Serena Williams e Roger Federer mangiando le famose fragole con la panna.
               
Vorrei tornarci.

Read Full Post »


L’altra sera ho provato la racchetta del mio maestro di tennis.
L’ha fatta incordare con sole 10 corde, come pare abbia fatto di recente Andy Murray.
Com’è? Sicuramente più leggera.
La vera sfida è colpire la palla al centro…. Murray dice che è semplice, per questo tutte le altre corde non gli servono.
Beato lui!

Read Full Post »

mi ero persa questo squarcio di furore tennistico
per fortuna stasera a cena me l’hanno raccontato

povera Serenona…. sarà mica stato quel’urlo belluino a spaventare quella spitinfietta della sua avversaria

arbitra cornuta!

Read Full Post »

Da la Repubblica di ieri:
“Oggi si è vista sul centrale l’altra Williams, Serena, ancora più inquartata tanto da far ritenere che, per un disguido, fosse scesa in campo la mamma, Oracene, nota x avere superato il quintale”.
Il Gianni ormai ha perso ogni freno inibitore. Anche Serena, mi vien da dire guardando la foto.
Benvenuta nel club dei cicciotti!

Read Full Post »

E’ stato il mio tennista preferito.
I motivi sono tanti: Sicuramente uno molto semplice è il mio stesso anno di nascita, il 1970, che accomunava Andre a Gabriela Sabatini.
Entrambi erano grandi talenti, ma non dei killer spietati. Per questo, forse hanno vinto meno di quanto le loro capacità tecniche avrebbero consentito. Promesse non mantenute, scrivevano implacabili i giornalisti basandosi sull’apparenza più che sui fatti.
Andreino Agassi, in più, aveva quel tocco di umanità, quella faccia da paperino, quegli occhi di un bambino che sta per scoppiare a piangere.
Ne usciva uno strano contrasto con l’immagine del ribelle, capelli lunghi e calzoncini di jeans che prendeva a pallate il mondo. Forse anche per questo l’ho amato tanto.
E per lo stesso motivo è stato curioso attraversare la sua storia attraverso questo libro che ho trovato sincero, coinvolgente ed emozionante
già a partire dalla frase di copertina:
“Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tutto il pomeriggio, perchè non ho scelta. Per quanto voglia fermarmi non ci riesco. Continuo ad implorarmi di smettere e continuo a giocare, e questo divario, questo conflitto tra ciò che voglio e ciò che effettivamente faccio mi appare l’essenza della mia vita…..”.
Una condanna a giocare a tennis e a vincere, quella del piccolo Andrè, vittima di un padre padrone fanatico.
I tornei giovanili in giro per gli Stati Uniti, la scuola di Bollettieri, la maggior parte del tempo passata a praticare lo sport in cui si è più soli in assoluto.
Le tante vittorie e le sconfitte: “Adesso che ho vinto uno slam so qualcosa che a pochissimi al mondo è concesso sapere. Una vittoria non è così piacevole quanto è dolorosa una sconfitta. E ciò che provi dopo aver vinto non dura altrettanto a lungo. Nemmeno lontanamente“.
I pensieri di un campione animato più dalla voglia di non perdere che dalla voglia di vincere (posso entrare nel club?!?):
“Sono il numero 1 del ranking mondiale. Mi chiama un giornalista, mi chiede come mi sento. Gli dico che sono contento, che è una bella sensazione essere il migliore possibile. E’ una bugia. Non è affatto ciò che provo.E’ ciò che vorrei provare. E’ ciò che ci si aspetta che provi, quello che mi dico di provare. Ma in realtà non provo niente”.
Della storia di Agassi mi è piaciuta molto anche la ricerca di rapporti veri e profondi come quelli con il fratello, con il migliore amico d’infanzia, con coach e personal trainer fino a quello più importante: l’amore per Steffi Graf, dal delicato corteggiamento fino alla felicità insieme all’unica donna che possa capirlo profondamente. E poi i bambini: Sono tenere per esempio le riflessioni che Andre annota per quando Jaden, il primogenito sarà grande:
“Ho appena perso il match e sto malissimo. Quel che è peggio è che domani dovrò giocare una specie di  match di consolazione ma vorrei scappare. Jaden se mai dovessi sentirti sopraffatto da qualcosa come mi sento io stasera, tieni giù la testa e continua a lavorare e a provare. Affronta il peggio e scoprirai che non è poi così tragico.Sarà la tua chance di essere in pace. Volevo lasciar perdere, partire, tornare a casa da te e vederti. E’ difficile rimanere e giocare, è facile tornare a casa e stare con te . Ecco perchè rimango”.
E poi ho ripensato a Roma nel 2005. C’ero anch’io a salutare l’ultimo match di Andreino sulla terra rossa del centrale.
E’ stata un’emozione grande.
Vamos Andre!

Read Full Post »

Perdonate la debolezza, ma quando oggi ho ricevuto da un’amica queste foto di Rafa, nuovo testimonial di Emporio Armani ho avuto un momento di sbandamento ……
ORa più che mai è il mio tennista preferito……..
VAMOS RAFA!!!!!!

Read Full Post »

Sportività

Oggi si sono svolte le giornate finali di 2 eventi sportivi molto importanti: il Dubai championship di Golf  e le ATP finals di tennis che vedevano in campo i migliori giocatori della stagione a livello mondiale.

Entrambe le competizioni si sono chiusi con 2 duelli molto serrati e con 2 episodi in cui la sportività è stata protagonista.
La gara di golf è terminata infatti con 2 giocatori a pari merito che si sono dovuti giocare la vittoria in un match play. Sul green della seconda buca di spareggio un colpo di scena: a Ian Poulter la pallina è scivolata di mano, cadendo sulla moneta che segnava il posto in cui rimettere la pallina e spostandolo di qualche millimetro. Il giocatore ha chiamato senza esitazione l’arbitro del torneo. L’incidente gli è costato 1 colpo di penalità e quindi il secondo posto.

Finale di tennis tra Roger Federer e Rafa Nadal. Terzo set. Match point per Federer. Lo svizzero gioca un dritto molto profondo che sembra uscire. Nadal si ferma intuendone una traiettoria troppo lunga. La palla cad vicinissima alla riga e l’arbitro la giudica fuori. Ma Rafa Nadal che è a pochi metri  fa segno a Roger che la pallina era buona e si avvia verso la rete per dargli la mano.

Standing ovation per Ian e Rafa.

Read Full Post »

Tennis moderno

Qualche giorno fa ho preso una lezione di tennis.
Dopo qualche scambio il maestro mi ha detto una cosa del tipo: “Come mai una della tua età gioca un tennis così moderno?”.
Ho risposto un generico “Mi piace”.
Però un po’ ci sono rimasta male: Mi avrà mica preso per una coetanea di Lea Pericoli?
La prossima volta glielo chiedo.

Read Full Post »

Tennis che nostalgia

Read Full Post »


Pomeriggio in ufficio. Arriva un sms da un’amica: “La Schiavone in finale al Roland Garros”.
Notizia incredibile.
Finalmente arrivo a casa e mi documento su internet. E’ proprio vero. Curiosando qua e là trovo articoli e post che raccontano l’impresa della grintosa tennista italiana.
Mi sembra ieri che la incrociavo, ragazzina e già bravissima, in qualche torneo regionale con la fascia tra i capelli e quel dritto a una mano già fenomenale (per fortuna il sorteggio non me l’ha mai opposta).
Sono passati più di 15 anni.
Ma la sua vittoria e quel suo gesto di baciare la terra rossa mi hanno fatto pensare a quanto ho amato anch’io questo gioco e questa superficie.
Ricordo le partitelle con gli amici da ragazzini, con le superga ai piedi e le piante dei piedi che bollivano. Ricordo le palline, sgonfie e tutte diverse, perchèquasi tutte “trovatelle”. E poi i primi torneini, gli allenamenti, la squadretta.
E la terra rossa, come filo conduttore.
Quella terra che ti impregna inesorabilmente le scarpe e le calze. Che va coccolata, bagnandola bene e passandoci il tapettino.
Quella terra che ti obbliga all’umiltà di scambi lunghi e duelli infiniti, fatti di top spin carichi, ma anche di smorzate imprevedibili e di scivolate, bagaglio necessario del terraiolo puro, che affida a questo gesto gli ultimi 2 metri verso una pallina lontana.
Ecco, il tennis giocato sulla terra rossa è uno strano incrocio tra una maratona, una partita a scacchi e un incontro di boxe.
Ci vuole tanta fisicità, ma anche tenacia e lucidità, perchè la potenza da sola non basta.
Alla fine sei sfinito, ma se vinci dimentichi tutto. Anche tutti quegli anni a scivolare sui campi di mezzo mondo.
Così avrà sicuramente riso, Francesca, togliendosi la terra dalle calze, dopo aver vinto contro la valchiria russa.

E sabato a Parigi si sogna.

http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/tennis/201006articoli/27228girata.asp
http://settore.myblog.it/archive/2010/06/03/tennis-schiavone.html

Read Full Post »

Vorrei un 2010 con meno ultrà

Prendo spunto da un articolo letto su un giornale nei giorni scorsi che ha confermato una sensazione fastidiosa che da tempo ho muovendomi nel nostro paese, leggendo la carta stampata, guardando la televisione: ormai tutti si comportano da Ultrà.
Tutto è esasperato. CI sono parole ed argomenti che suscitano inevitabilmente reazioni accese, da un lato o dall’altro. La peggiore, quella da non pronunciare mai a una cena è “Berlusconi“. Immediatamente tutti i presenti sentiranno l’esigenza di schierarsi con fervore dalla parte di chi lo vuole santo subito o, più facilmente dalla parte di chi non lo sopporta proprio più. Massimo rispetto per ogni opinione. Ciò che mi sorprende è però l’accanimento e la sospensione del giudizio che la maggior parte delle persone dimostrano sulle vicende politiche del nostro paese, come se non vi potesse  essere un modo più distaccato di leggere la realtà o un modo più pacato di esprimere il proprio punto di vista sulla propria controparte, di qualsiasi colore sia. Invece siamo ancora qui a usare parole come “comunista” e “fascista”.
Lo steso vale per il calcio. Trovo davvero di pessimo gusto che si possa gufare la squadra avversaria, augurarle una sconfitta e festeggiare se la stessa si verifica. Certo un po’ di goliardia e di sfottò ci sta, ma mi sembra che che abbia lasciato ormai il posto ad una sorta di accanimento, ad una tendenza a prendere tutto terribilmente sul serio. Anche l’esultanza ad ogni gol mi sembra esagerata, assurda, così come le lacrime dei giocatori davanti ad una sconfitta.

Ecco:Mi auguro che in questo 2010 la gente riprenda un po’ di equilibrio.

Read Full Post »

Ieri sera volevo andare a letto presto.
Ma su Sky davano la seminfinale del torneo di Madrid, trs Nadal e Djokovic.
rafanovak madrid
Anche se era in differita ed avrei potuto verificare il risultato su internet non sono riuscita a staccarmi dallo schermo.
E’ stata una sfida epica, animata da scambi incredibili.
Davanti a un pubblico in deliro, dopo  più di 4 ore di battaglia  Rafa ha vinto 3-6 7-6 7-6, annullando ben 4 match points.
C’è una particolarità nel punteggio:
Rafa ha vinto il match aggiudicandosi MENO GAMES del suo avversario (17 contro 18). Questo perchè nel tennis ci sono punti più importanti di altri e il vero campione riesce a giocare alla grande proprio quelli. Come?
E’ un mix incredibile di concentrazione, voglia di vincere, strategia di gioco, determinazione, coraggio, grinta, …. è quello che fa essere Rafa ancora più campione di Djokovic e di Federer.
E’ anche ciò che ha fatto la differenza nella finale di Wimbledon di un mese fa: Federer ha vinto 5-7  7-6  7-6  3-6  16-14 , aggiudicandosi un game in meno del suo avversario (38 contro 39).
Come ci si può sentire a perdere in questo modo?

Read Full Post »

Io e lo sport

Sono a Londra a un corso. Il coach chiede ad ognuno di noi di parlare di sè stesso.
Alla mia frase “I love sports” domanda:
Do you  enjoy most  WATCHING sports or PLAYING sports?”
ho risposto di getto
I enjoy WINNING “.
Si son messi tutti a ridere, tanto istintiva e decisa è stata la risposta.
Sono così, cosa ci posso fare?
Certo col tennis me la cavavo ancora, ma con golf mi sono auto-stroncata: credo sia uno degli sport in cui è più difficile vincere, cavolo.

Read Full Post »

Back from Montecarlo

Il Country Club è sempre magico, coi suoi 14 campi buttati lì tra la città e il mare.
La fortuna ha anche voluto che nello stesso giorno, prima dei quarti di finale previsti dal programma, siano stati recuperati alcuni degli ottavi sospesi per pioggia il giorno prima.
Insomma mi è “toccato” vedere qualche partita in più. E grazie alla mega macchina fotografica della Patti, mi sono trasformata in un’autentica paparazza.
Che dire?
Rafa supremo, a gran titolo numero 1 del mondo. Concentrato, cattivo, implacabile ha asfaltato tutti gli avversari che il tabellone gli ha messo davanti.
montecarlo__163

TImidi i 2 italiani (il talentuoso Bolelli ed il bel Fognini) che nonostante il tifo non sono rusciti a mettere in campo la grinta e la determinazione necessarie a vincere le rispettive partite, entrambe finite dopo 2 set combattuti. Purtroppo la voglia di vincere non si può comprare un tot al kilo, dicono.
Djokovic: Deciso e tranquillo. Eppure anche lui è giovanissimo (ha appena 21 anni). Ha vinto al terzo set contro uno dei miei preferiti, Verdasco, spagnolo mancino , numero 6 delle classifiche mondali, terraiolo doc.
Grandissima sensibilità ha invece dimostrato il russo Davidenko, che contro Andy Murray ha sfoderato smorzate e stop volley davvero magiche. Purtroppo ha dovuto sopperire davanti alla potenza dell’avversario.
Il grande assente era Roger Federer, eliminato negli ottavi dal connazionale Wawrinka. Il vuoto si è sentito, ma Roger pare fuori giri a livello mentale (Crisi da “non riuscirò mai a vincere l Rolad Garros”, matrimonio e figlio in arrivo, divorzio dal coach, …..per uno quadrato come lui davvero troppe emozioni).
Peccato, il suo tennis di classe ed eleganza avrebbe illuminato il centrale.
L’anno prossimo torno a rivedermeli tutti e ovviamenete mi candido per il doppio misto!!!!

montecarlo__284

Qui un po’ di altre foto

Read Full Post »

Sab tennista ?!?

Sarà che i questi giorni  ho voglia di PRENDERE A PALLATE TUTTI…….

Sarà che mi ha fatto ridere scoprire i miei tic e le cose strane che faccio mentre gioco (che strano vedersi… pensate che di me “tennista” avevo solo un foto di 20 anni fa coi capelli lunghi raccolti in una coda di cavallo), insomma ecco il mini-video:

Se non avete scoperto cosa combino ve lo dico io:
1) sul rovescio alzo il piedino dietro come se stessi giocando a golf (gesto tanto bizzarro quanto ovviamente inutile…..)
2) tra un colpo e l’altro do una bella frullatina alla racchetta (chissà perchè….certo però mette allegria a pensarci bene)
3) ogni 7 colpi mi do un’aggiustatina al ciuffo (si sa mai che passi di lì qualche figaccione)
4) quando tiro un colpo un po’ più “robusto” lo accompagno con un urletto (no, no, no, l’urletto nooooooooo…..)

Dimenticavo: Grazie a super-crissi che mi ha regalato questa ripresa!

Read Full Post »

Ragazzi vengo da 2 giornate impegnative, segnate da esperienze borderline, tutte contraddistinte dalla presenza di un cerchio.
La prima:
Domenica mattina, simpatico doppietto a tennis con simpatici amici di una mia simpatica amica. Peccato che a uno di loro (fisicato, sui 100 kg) sia “partito un dritto” di quelli che non perdonano. Praticamente io ero a rete e lui mi ha impallinato a 200 all’ora. Dice di aver perso il controllo del colpo. Non vi dico cosa ho perso io (dentro), in realtà ho solo detto “accipicchia, ma non si tira addosso a una donna”.
Così mi ritrovo un simpatico livido sul fianco … indovinate che forma ha?
tennis_ball.gif - (5K)

La seconda:
Ieri sera un collega mi chiama e mi dice “E’ tua quella macchina xy scura? Si?? Allora hai una gomma a terra….”. Vi risparmio la mia ignoranza bovina in materia.
Un angelo mi ha cambiato la gomma e messo il RUOTINO (magico oggetto che ha fatto ingresso per la prima volta nella mia vita), avvisandomi che era raccomandato non superare gli 80 km/h.

ruotino
Io mi sono attenuta alle istruzioni, peccato che in autostrada, per 14 km un simpatico camionista abbia deciso di viaggiare mediamente a 30 cm dal mio bagagliaio.
Ogni tanto rallentava, ma era solo per farmi i fari (ROTONDISSIMI) da lontano ed essere sicuro di accecarmi per bene.
Io sinceramente ho anche pensato di provare a comunicargli a gesti dallo specchietto la questione del ruotino, ma insomma mi venivano in mente solo gesti che potevano essere fraintesi e avevo paura potesse decidere di asfaltarmi.
Così mi sono astenuta da ogni forma di comunicazione ed ho impersonato con rassegnazione il ruolo della bionda scema e pure lumaca che guida la macchina del marito.
Sono provatissima ve lo giuro!

Read Full Post »

Al Master Series di Indian Wells Rafa ha esibito delle parole scritte a pennarello sulla mano sinistra.rafa-mano2
Di cosa si trattava?
Una canzone di Iglesias? Parole d’amore x me? Una preghiera al dio del tennis?
Niente di tutto questo:
“Scrivo delle cose che mi aiutano la memoria, ma preferisco non parlarne” ha risposto Rafa.
Il suo tecnico Francio Roig (che è poi suo zio) scende invece nel dettaglio: “E’ un promemoria per ricordarsi alcune cose, per non dimenticare delle questioni tattiche”.

1) Chi riesce a capire che parole sono?
2) Voi cosa vi scrivereste?

Io mi scriverei…..
-GUARDA AVANTI
-NON PARLARE
– FORZA FORZA FORZA
-VAMOS SAB!
-(RAFA TI AMO)

Read Full Post »

E’ un commercial del 1995 con protagonisti  Agassi e Sampras.

Lo facciamo anche noi??

Read Full Post »

Vi presento John

Ogni tanto facciamo dei doppietti insieme….. non gioca neanche male il ragazzo….
john2

Read Full Post »

Australian Open 1995, quarti di finale. Si scontrano l’imperturbabile Pete Sampras ed il gladiatore Jim Courier. Il torneo è appena stato scosso da una terribile notizia: l’allenatore di Sampras è dovuto tornare negli USA a causa di frequenti malori e si è scoperto che ha pochi mesi di vita.


Sampras ha scelto di continuare il torneo e questo quarto di finale esalta il pubblico: I due giocatori lottano in modo incredibile ed arrivano al 5° set molto affaticati. Sull’1-1, Sampras sembra un po’ in difficoltà e mentre è pronto per servire qualcuno dal pubblico gli urla “Do it for your coach”.
Sampras scoppia a piangere, ma rimane lì, pronto a battere. Courier, il suo avversario, ma anche suo grande amico gli urla “Hey are you all right Pete, we can continue this tomorrow, you know….”. Niente. Pete continua a giocare, il viso impassibile e i lacrimoni che scendono lungo le guance. Tira 2 ace di fila, vince il game e continua a giocare fra le lacrime, che durano almeno altri 10 minuti. Vince 6-3 davanti a uno stadio impietrito.
Questo incontro è passato alla storia.

Read Full Post »

In 4 ore e 48 ha piegato Roger Federer. Incredibile il punteggio: 6-4 6-4 6-7 6-7 9-7
Grande forza, grande voglia di vincere e colpi vincenti sui punti importanti. Rafa che vince sull’erba è veramente un’emozione unica.

La mitica vittoria di Rafa ha bilanciato una mia performance meno memorabile. Oggi ho giocato una gare di golf: 9 buche da leone e 9 buche da coniglio. Morale ho fatto un buon risultato ma non ho vinto nulla.
Qui ci starebbe bene qualche parolaccia ma lascio perdere vah…..

Read Full Post »

La risposta di Bjorn Borg è SI. Il campione svedese alla richiesta di un pronostico in merito all’avvincente finale tra federer e Nadal ha dichiarato che “sarà una sfida in 5 set” e dovendo pronosticare il vincitore ha detto Nadal.
Ma c’è un’altro campione che sta lavorando per il mitico Rafa, è un altro mancino dall’indubbio talento…… tenetevi forte: John Mc Enroe proprio ieri ha allenato Rafa in vista del match.
Domani sarò inchiodata allo schermo!!!! Vamos Rafa!!!!!
rafa

Read Full Post »

I 2 stavano commentando la partita tra la Schiavone e una tale Safarova agli Internazionali d’Italia.

Tommasi: La palla era fuori ma il giudice di linea non se n’è accorto.
Cle: Ma Rino, è una giudicessaaaaaa!
Tom: Oh scusate non vedo bene. Sono un po’ come Ronaldo.
Cle: Ronaldo chi?
Tom: il calciatore
Cle: Ah, molto bravo!
Tom: Si ma ha avuto un problemino…
Cle: Si è sbagliato anche lui?
Tom: Si, è così è finito a un festino di travestiti.
Cle: Ah, pensa che a me non m’invita mai nessuno a quei festini lì.

Poco dopo parlando della Safarova che tirava delle bombe ma molte fuori campo.
Tommasi: Potrebbe essere una giocatrice fortissima.
Clerici: Si, se giocasse su un campo più grande.

Esilaranti. E se volete saperne di più trovate qui un articolo che il Time ha dedicato ai 2.

Già che parliamo di tennis vi annoio ancora un po’ dicendo che
1) Ieri Justine Henin (NUMERO 1 del mondo- talento e classe immensi) ha annunciato il proprio ritiro.
2) Oggi Nadal ha strapazzato nuovamente Federer nella finale del torneo di Amburgo. Lo amo!

Read Full Post »

L’altro ieri Nadal è uscito dal torneo di Roma a causa di una ferita al piede (l’unico avversario che gli avrebbe potuto impedire di vincere per la 4a volta). Ho pensato che senza di lui questo torneo perdeva molto della sua forza attrattiva.
Pochi tennisti hanno infatti questa sua stessa capacità di esaltare gli spettatori, di comunicare passione, energia, di inchiodarti alla partita.
Così ho pensato a quali sono i 3 giocatori che ho amato e seguito di più. Eccoli:

1) John McEnroe (talento allo stato puro, carattere impossibile, imprevedibile nel gioco come nei risultati, mancino come me……)
mac

2) Andre Agassi (interprete di un tennis incredibile, uno che ha rotto le regole, che ha imposto ritmi altissimi al gioco, forte e fragile al tempo stesso)

3) Rafa Nadal (grintoso, energetico, con una forza di vincere spaventosa, vamos RAFA!)

Lo so che avevo detto 3, ma voglio aggiungere anche una donna:
4) Gabriela Sabatini (è stata il mio mito di quando ero ragazzina – mi vestivo come lei!; bella, brava ed… eterna seconda).

E i vostri miti chi erano????

Read Full Post »

Older Posts »